In psicologia rappresenta la caduta verso il basso dello stato d’animo di una persona, l’effetto della reazione della stessa a qualcosa che “si rompe” nella sua vita…e un conseguente stato di avvilimento e di sfiducia nei propri mezzi.
Certo, molte volte ci descriviamo depressi ma lo facciamo a sproposito… e quando lo sentiamo dire da qualcun’altro, intuitivamente abbiamo una idea dello stato d’animo del nostro interlocutore.
Uno stato depressivo è una esperienza soggettiva, ma universale.
Inoltre, la parola depressione ha molteplici sfaccettature: possono esserci malesseri più o meno lievi e transitori, che come tali non necessitano dell’aiuto dello psicologo. A volte, però, tali malesseri non sembrano essere transitori, gli sforzi individuali messi in atto per fronteggiarli appaiono insufficienti, così anche le risorse personali.
La tristezza non molla! Vi è una sorta di incapacità a trovare conforto nelle attività che dovrebbero essere piacevoli e la consapevolezza di ciò a volte aumenta il disagio.
Non sono rari sentimenti di svalutazione e di colpa, accompagnati dalla convinzione di essere sbagliati, di non essere sufficientemente equipaggiati per affrontare le sfide dell’esistenza!
Insomma, se il disagio si protrae nel tempo, se non è più gestibile e interferisce con la nostra vita può essere utile rivolgersi ad uno specialista.